martedì 13 gennaio 2015

Onda d'urto

Tra le tante distopie realistiche, questa di Strasser, L'onda, edita da RCS nel 2009 ma scritta nel 1981, si distingue per realismo, atmosfera inquietante e fuochi d'artificio finali. Basata su una storia vera, il famoso esperimento di Ron Jones, effettuato in una scuola superiore di Palo Alto di cui lo stesso autore riferisce in un articolo apparso su Whole earth catalogue nei primi anni '70, la vicenda è condotta in modo asciutto e racconta di come una classe affiatata e 'normale' viene pian piano manipolata e condotta ad essere un branco violento e repressivo dall'insegnante di storia. Quest'ultimo ha un nobile intento: vuole dimostrare che nelle condizioni adatte chiunque possa trasformarsi in un nazista post-litteram, ma il gioco ben presto gli sfugge di mano e i ragazzi stessi, investiti dall'Onda dell'entusiasmo trascendono e arrivano a colpire duramente tutti coloro che non appartengono al gruppo fino a ricreare le basi di un possibile movimento totalitario.
Interessante in questo libro il modo diverso di approcciare un fenomeno storico come il nazismo e qualsiasi altra forma di governo totalitario: l'indagine sui meccanismi di costruzione del plagio (giovanile) è accurata e chiarissima. L'intera vicenda diventa uno spunto di discussione e di dibattito perché loro malgrado i protagonisti si trovano coinvolti in qualcosa che, superando lo spirito individualistico tipico dei tempi moderni, li gratifica e li fa sentire 'corpo unico', massa compatta e quindi incline a seguire gli ordini di un leader carismatico (il professore in questo caso) che sa suscitare moti emozionali di profonda risonanza puntando sul bisogno di sicurezza e di certezze.
Non così felice è il film tratto dal libro: il finale stravolto e drammatico non rende ragione della fredda pacatezza con cui nel libro l'esperimento viene portato avanti e concluso in modo magistrale dal professor Ben Ross.